proiezioni

I FILM

corbeddu

Louis Van Gasteren | Olanda, 1975, 58 min
Louis Alphonse van Gasteren era un regista, produttore cinematografico e artista olandese, considerato uno dei più importanti documentaristi olandesi. Nato ad Amsterdam, figlio dell'attore Louis van Gasteren Sr. e della cantante Elise Menagé Challa e fratello dell'attrice Josephine van Gasteren. L’incontro con l’isola segnò l’inizio di una amore quasi ipnotico per quella terra inconsueta, per un popolo con cui stabilì un legame intenso; gli sembrò di scoprire un mondo intatto nelle sue tradizioni, un unicum in quell’Europa che pure aveva attraversato e conosciuto attentamente. Tra i suoi film prodotti e girati insieme alla moglie in Sardegna, “Corbeddu”, è un film documentario di 58min antropologico girato a colore di particolare pregio. Alla fine dell’800 in una cavità naturale nei pressi di Oliena si nascondeva  il bandito Corbeddu, sorta di Robin Hood sardo, il quale, secondo le testimonianze, a volte reticenti, a volte mitizzate, raccolte da Van Gasteren, rubava ai ricchi per dare ai poveri. Un latitante che riuscì a trattare per la liberazione di due francesi rapiti da una banda di banditi, ottenendo pure la restituzione del riscatto. In quella stessa grotta, che ha preso il nome dal famoso fuorilegge, nel film di Van Gasteren, una paleontologa americana e un suo collega belga raccolgono le ossa di un fossile prezioso: il prolagus sardus, antenato del coniglio isolano, arrivato in Sardegna forse dall’Africa e prezioso cibo per i nostri antenati. Tutta la storia viene sintetizzata in quella grotta, dove il gruppo di speleologi nuoresi che aiuta gli studiosi, ne testa l’acustica perfetta suonando un flauto traverso.
VENERDÌ 27 AGOSTO Pozzo Podestà ore 21
in collaborazione con la Cineteca Sarda – Società Umanitaria
presenta Antonello Zanda
Omaggio a Cecilia Mangini
 

ignoti alla città

Italia, 1958, 11 min
È il film d’esordio della cineasta pugliese ed è il primo documentario diretto da una donna in Italia che ritrae la vita di un gruppo di ragazzi di borgata romani fra litigi, spensieratezza, rassegnazione e cinismo. I bambini costretti a crescere troppo in fretta e gli adolescenti che si arrangiano fra furti e rapine; alcuni lavorano al mercato per poche lire, altri frugano fra i rifiuti delle discariche nella speranza di trovare qualcosa di buono. È uno sguardo non convenzionale, crudo, che intende contrapporsi all’immagine stereotipata dell’Italia della ricostruzione post-bellica, del boom consumistico degli anni ’60 e registra.
DOMENICA 29 AGOSTO Pozzo Podestà ore 21
  

LA CANTA DELLE MARANE

Italia, 1961, 15 min
Documentario sulle periferie cittadine, ispirato dal romanzo Ragazzi di vita di Pasolini. Storie di ragazzi della periferia romana degli anni '60, che si ritrovano per trascorrere i momenti torridi dell'estate nella marrana e passano momenti di gioia e di vacanza, amicizie e botte, tuffi e giochi, con fuga all'arrivo delle guardie. Girato in 35 mm sotto ponte Mammolo, al di là del Grande Raccordo Anulare di Roma, a circa 300 metri dalla prima casa romana di Pasolini.
DOMENICA 29 AGOSTO Pozzo Podestà ore 21

omelia contadina

di Alice Rohrwacher e JR | Italia, Francia, 2020, 10 min
Una comunità contadina si riunisce su un altopiano al confine fra tre regioni per celebrare il funerale dell'agricoltura contadina. Un'azione cinematografica per scongiurare la scomparsa di una cultura millenaria.
VENERDÌ 3 SETTEMBRE  Pozzo Podestà ore 21,30

l’ultimu sognu

di Lisa Reboulleau | Francia/Corsica, 2019, 33 min
Di notte, nel cuore della foresta corsa, una donna sogna di cacciare. Nel sogno la donna scorge dei volti negli occhi degli animali selvatici morti. Sono i visi di coloro che stanno per morire. Le è stato tramandato questo dono ancestrale che affonda le sue radici nell’isola. Nonostante ciò, oggi nessuno sembra badare più alle sue visioni perché lei è una selvaggia, una “mazzera” e c’è solo un pastore a prestarle ancora attenzione.
SABATO 4 SETTEMBRE  Pozzo Podestà ore 21,30
Con la presenza della regista

notturno

di Gianfranco Rosi  | Italia, Francia, Germania, 2020, 100 min

 

Candidato italiano agli Oscar come migliore film straniero

Girato nel corso di tre anni sui confini fra Iraq, Kurdistan, Siria e Libano, racconta la quotidianità che sta dietro la tragedia continua di guerre civili, dittature feroci, invasioni e ingerenze straniere, sino all’apocalisse omicida dell’ISIS. Storie diverse, alle quali la narrazione conferisce un’unità che va al di là delle divisioni geografiche. Tutt’intorno, e dentro le coscienze, segni di violenza e distruzione: ma in primo piano è l’umanità che si ridesta ogni giorno da un “notturno” che pare infinito. Notturno è un film di luce dai materiali oscuri della storia.
SABATO 28 AGOSTO Pozzo Podestà ore 21,30
La memoria della miniera Argentiera

 

argento vivo

di Stefania Porcheddu  | Italia, 2021, 31 min
L’Argentiera è un piccolo borgo nel Comune di Sassari dove, ad oggi, vivono circa 65 persone. Prima del 1962, anno della chiusura dello stabilimento minerario, il paese contava più di tremila abitanti. In questo documentario si analizza il passaggio tra ieri e oggi, il prima e il dopo lo spopolamento, raccontato dalle voci di chi lo ha vissuto e lo vive ancora, una ricerca umana attraverso le vite di lavoratori, figli ed eredi di quella realtà.
DOMENICA 29 AGOSTO  Pozzo Podestà  ore 21

honeyland

il regno delle api

di Ljubomir Stefanov e Tamara Kotevska
Macedonia del Nord, 2019, 85 min

Candidato agli Oscar 2020 come Miglior Film Internazionale e Miglior Documentario

Negli aspri ma straordinari paesaggi montuosi del nord della Macedonia il documentario racconta di un equilibrio miracoloso e fragilissimo tra presenza umana – Hatidze Muratova, ultima apicoltrice di api selvatiche, carismatica custode di questo segreto – e mondo animale (qui rappresentato dalle comunità selvatiche di api instancabilmente dedite alla produzione del miele, non a caso considerato nella mitologia greca alimento di Zeus e degli dei). La protagonista Hatidze Muratova vive tra i resti di un villaggio ormai abbandonato assieme all’anziana madre malata e con problemi di vista prendendosene cura insieme alle sue coltivazioni di api. La vita spartana e tranquilla di Hatidze viene ravvivata da una famiglia di nuovi vicini, Hussein, moglie e sette figli. Preoccupato di come sbarcare il lunario, l'uomo si lascia ingolosire dai guadagni di Hatidze con la vendita di miele e decide di imitarla, mettendo però a rischio l'equilibrio dell'ecosistema locale.
VENERDÌ 3 SETTEMBRE  Pozzo Podestà ore 21,30

inferru

di Daniele Atzeni | Italia, 2019, 38 min
Inferru, ex zona mineraria del Sulcis-Iglesiente in Sardegna. Seconda metà del Novecento. Un anziano minatore, stanco e malato, viene travolto da una frana mentre sta minando una galleria. Sospeso in un vuoto temporale tra la vita e la morte imminente, l’uomo racconta il mondo di Inferru attraverso un immaginifico monologo esistenziale, mescolando passato, presente e oscure premonizioni sul futuro. Per mezzo dell’utilizzo di materiali d’archivio, il film rappresenta un ipnotico viaggio tra gli ultimi disperati, folli e al contempo lucidissimi pensieri del protagonista, il quale cerca di chiudere definitivamente i conti con la società e con la propria coscienza.
SABATO 4 SETTEMBRE  Pozzo Podestà ore 21,30
Con la presenza del regista

la fosse d’arcy

d’Henri Lacroix | Francia, 1935, 10 min. muto
Filmato amatoriale custodito negli archivi della Cinemateque de Bretagne, il film , girato da un ingegnere che negli anni ‘30 lavorava nella miniera di carbone nel nord della Francia, mostra le attività della miniera e i suoi lavoratori.
SABATO 4 SETTEMBRE  Pozzo Podestà ore 21,00